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Dal 1° gennaio 2023, è vietato l'utilizzo del contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore dell'agricoltura. |
Per le aziende del settore agricolo, la Legge di Bilancio 2023, ha introdotto, in via sperimentale per il biennio 2023-2024, una disciplina speciale (commi da 343 a 354) che consente il ricorso alle prestazioni occasionali a tempo determinato riferite ad attività di natura stagionale per un massimo di 45 giornate annue lavorative per ogni singolo lavoratore (LOAgri).
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Il limite delle 45 giornate è riferito al singolo anno civile e al singolo lavoratore. |
L'obiettivo perseguito è quello di garantire la continuità produttiva delle imprese agricole e di creare le condizioni per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali, favorendo forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro in agricoltura, al tempo stesso assicurando ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato.
In questo modo, a partire dal 2023, le aziende del settore agricolo possono utilizzare, per massimo 45 giorni per ciascun lavoratore, le prestazioni di lavoro occasionali qualora abbiano alle dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.