
Con
Questo perché, con il
In particolare, il DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi, nell'ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure: si autorizza, dunque, l'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, e di lavoro autonomo, delle seguenti quote:
- 136.000 unità per il 2023;
- 151.000 unità per il 2024;
- 165.000 unità per il 2025.
Si autorizza l'ingresso per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare e cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti idraulici e di lavoro autonomo, di:
- 53.450 cittadini stranieri residenti all'estero per il 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo;
- 61.950 cittadini stranieri residenti all'estero per il 2024, di cui 61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo;
- 71.450 cittadini stranieri residenti all'estero per il 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo.
ingressi da stati con campagne mediatiche contro i traffici migratori irregolari