
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la Nota n. 616 del 3 aprile 2025, si pronuncia in merito alla legittimità della prassi, riscontrata dal personale ispettivo, di anticipazione mensile del TFR in busta paga. Tale prassi, particolarmente diffusa nel lavoro a tempo determinato e stagionale, si traduce di fatto nell'erogazione mensile del rateo di TFR configurandosi, a parere dell'INL, come una mera integrazione retributiva. Ciò comporta rilevanti ricadute su lavoratore e azienda: da un lato, la somma corrisposta deve essere assoggettata a contribuzione previdenziale, dall'altro, il datore di lavoro è tenuto a ripetere l'accantonamento del TFR da liquidare alla cessazione del rapporto di lavoro.
Tali conclusioni valgono, secondo l'INL, anche in presenza di eventuali pattuizioni collettive o individuali che abbiano ad oggetto anticipazioni dell'accantonamento TFR maturato sotto forma di mero automatico trasferimento in busta paga del relativo rateo mensile.
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la Nota n. 616 del 3 aprile 2025, su richiesta dell'Ispettorato d'area metropolitana di Milano, si pronuncia in merito alla legittimità della prassi, riscontrata dal personale ispettivo, di anticipazione mensile del TFR in busta...